IL DOTTOR SEAWAVE di Valeria Varacalli 1A

Il dottor Seawave era un tipetto minuto, vecchio e scorbutico. Aveva un viso grinzoso e sempre corrucciato. Aveva I capelli (per quei pochi che gli rimanevano) unti e grigi e gli occhietti sottili, un tempo chiari e limpidi, erano ormai grigiastri.  Era molto magro, a volte si dimenticava di mangiare, perché preso dai suoi studi. Usciva di rado e quando lo faceva guai a chi gli rivolgeva parola: rispondeva con un grugnito che assomigliava tanto a espressioni che non possiamo trascrivere qui. Indossava sempre abiti consunti e logori, rattoppati più e più volte.

Il dottor Seawave viveva in un piccolo appartamento trilocale in un vecchio quartiere di una città a noi sconosciuta, anche se appartamento è un parolone, dato che l’alloggio del dottore era sepolto da vecchi libri e grafici, provette e liquidi, nel frigo c’erano occhi umani e  una testa, nel microonde pollici,…

Il posto più frequentato dal dottore era l’obitorio. Aveva lavorato lì, tanto tempo prima, e anche dopo (dato che aveva una certa età ) si dimenticava  di essere in pensione e i dipendenti, per paura di litigarci, facevano finta di niente e nonostante fosse il più antipatico dei direttori aveva più esperienza di tutti loro messi insieme: quindi, di fatto, il dottor  Seawave, continuava a lavorare!

Insomma , la vita di questo uomo disgustoso, sporco e burbero sarebbe stata la stessa fino alla fine dei suoi giorni , se non fosse stato per un uomo: Michael May…